Gentilissimi, LETTERA PRESIDENTE FEDERMANAGER GIORGIO AMBROGIONI Cari Colleghi, sulla base della delibera del Consiglio Nazionale del 12-13 dicembre uu.ss., delle valutazioni espresse dalla Delegazione e dalla Commissione Lavoro e Welfare e, infine, della delibera assunta all’unanimità, in data 29 dicembre u.s. dalla Giunta Esecutiva allargata ai Presidenti di Aldai, FM Roma, FM Torino ed ai Presidenti degli Enti bilaterali interessati, ieri, 30 dicembre, si è ritenuto vi fossero le condizioni affinché il nostro Capo Delegazione potesse sottoscrivere l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Questa intesa non solo risponde al mandato del Consiglio Nazionale ma recepisce anche alcuni ulteriori richieste avanzate dalla Giunta in tema di retribuzione variabile e politiche attive a favore dei dirigenti inoccupati. Con la Circolare tecnica n. 2492, qui allegata, la Direzione Generale fornisce tutte le spiegazioni di dettaglio riguardanti l’intesa. In questa sede desidero evidenziare alcuni aspetti “politici” che ritengo meritino di essere attentamente valutati: – questo rinnovo è quanto di meglio si potesse ottenere in un quadro congiunturale economico ed occupazionale che è e resterà ancora difficile; ?« – questo rinnovo pone fine all’ennesimo tentativo, da parete di significativi settori imprenditoriali, di mettere fine alla contrattazione collettiva per i dirigenti industriali (ritenuta anomala e superata) e, in parallelo, porre in discussione la figura del dirigente così come intesa nel nostro sistema di relazioni industriali; ?« – questo rinnovo scongiura il recesso definitivo, da parte di Confindustria, dal CCNL dirigenti con tutte le gravi ed inevitabili conseguenze.Con riferimento a ciò segnalo che in data 23 dicembre, Confindustria ha diramato, a tutte le imprese aderenti, una Circolare contenente non solo la decisione di recedere dal contratto collettivo nel caso in cui non si fosse addivenuti al rinnovo entro il corrente anno, ma anche fornito precise e dettagliate indicazioni su come gestire, dal 1° gennaio 2015, in mancanza di contratto, i rapporti con i dirigenti; Si tratta di un obbligo di cui beneficeranno molti dirigenti operanti nelle PMI ma anche quote non trascurabili di dirigenti di grandi imprese; – con questo rinnovo contrattuale rafforziamo e soprattutto diamo un futuro al welfare contrattuale (in particolare al Fasi che è sempre più il punto di riferimento anche per chi al momento gode di soluzioni sostitutive aziendali) e poniamo le premesse per dare vita ad un nuovo sistema, qualitativo ed integrato, di tutele e politiche attive a favore dei dirigenti inoccupati. Alcuni tra noi hanno spinto perché il negoziato continuasse e lo hanno fatto con motivazioni varie, convinti che nulla sarebbe cambiato nei comportamenti aziendali: chi ha avuto modo di negoziare e/o di incontrare rappresentanti di Confindustria e/o di imprese di particolare rilevanza, si è reso conto di quale fosse il pensiero radicato e generalizzato sul ruolo del contratto collettivo: un quadro di riferimento di misure e regole che rinvia sempre di più alla negoziazione a livello aziendale. Tenendo conto di questo pensiero dominante in Confindustria non era responsabilmente accettabile il rischio insito in un tentativo, a nostro avviso improduttivo, di un negoziato in stallo e, quindi, della mancanza di un contratto collettivo. E’ ad ogni modo apprezzabile il risultato acquisito dalla Delegazione rispetto alla posizione di partenza di Confindustria: “un rinnovo è possibile ma solo a costo zero e che si limiti a mettere in sicurezza il Fasi”. Sono certo che troverete le giuste parole per sostenere e valorizzare questa nostra scelta e che conveniate che è stata una scelta ponderata e quanto mai responsabile per garantire un futuro alla Categoria e alla Organizzazione che la rappresenta. L’occasione mi è gradita per inviare a tutti i migliori auguri di un felice anno nuovo. Il Presidente
Per visualizzare la Circolare, riferita all’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro:
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